
Capita di guardarsi allo specchio e vedere che qualcosa è cambiato. Le chiome sono diverse: la massa è diminuita, il volume della coda si è ridotto, mentre la riga è divenuta più larga. S’intravede sempre più il cuoio capelluto. Al solo pensiero ci si deprime. D’altronde, la perdita dei capelli non si accetta a cuor leggero. Ci si percepisce invecchiati precocemente, poco attraenti esteticamente e non desiderabili nelle relazioni importanti.
I capelli invecchiano insieme a noi: l’attività ciclica del follicolo fa si che questo produca un nuovo capello ogni 3-7 anni, ciò fa sì che i capelli si rinnovano periodicamente. Il follicolo, però invecchia e con il passare degli anni produce capelli un pò più sottili. Questo fa sì che, oltre a diventare bianchi, con il passare del tempo tendano a diventare meno folto e resistenti.
Perchè il sonno influisce sulla loro salute?
La repentina e prolungata alterazione dei ritmi sonno-veglia, i cosiddetti ritmi circadiani che, andando a modificare la normale produzione di melatonina, possono causare anche una improvvisa e importante perdita di capelli in autunno. Lo conferma uno studio condotto da Fabio Rinaldi, specialista in dermatologia e Presidente dell’IHRF (International Hair Research Foundation), in collaborazione con l’Università di Brescia, presentato nell’ambito di un forum scientifico sui “ritmi circadiani”, ossia quelli di controllo del metabolismo.
”Abbiamo analizzato 34 soggetti, di cui 23 donne e 11 uomini, in un periodo di 12 mesi, che riferivano una importante caduta e diradamento dei capelli, fenomeni che, però, non avevano i sintomi caratteristici della comune alopecia androgenetica o della tipica caduta di capelli temporanea, bensì altri sintomi che interessavano diverse parti del corpo”, spiega Rinaldi.
”Ricerche approfondite hanno messo in evidenza che la causa della caduta era da imputare all’alterazione dei ritmi circadiani dei soggetti: il problema non risiedeva tanto nel numero quotidiano di ore di sonno effettuate, quanto nell’ora insolita dell’addormentamento o nell’esposizione alla luce fino a oltre le due del mattino. In tutti questi soggetti la caduta dei capelli si è fermata solo quando siamo intervenuti per i problemi provocati dalle alterazioni del ritmo sonno/veglia”.
Che relazione c’è fra stress, fumo e caduta dei capelli?
I capelli che cadono rappresentano un fenomeno con un importante impatto psicologico. D’altro canto anche lo stress può essere una causa di perdita di capelli. Studi scientifici hanno mostrato come, sotto effetto dello stress, le terminazioni nervose presenti intorno al follicolo, liberano dei mediatori dell’infiammazione che bloccano la crescita del capello o la sua ricrescita dopo la caduta.
Il fumo aumenta la caduta dei capelli e può accelerare la progressione dell'alopecia, in quanto interviene sul metabolismo degli ormoni a livello del follicolo: inibisce l’aromatasi, l’enzima che converte gli androgeni in estrogeni. Quindi riducendosi la sua azione, aumentano gli androgeni a livello del follicolo e il problema peggiora;
Cos’è il telogen effluvium?
Il termine definisce una caduta di capelli in fase Telogen, cioè di capelli in riposo. I capelli infatti crescono ciclicamente seguendo tre fasi: una di crescita chiamata Anagen, un’altra di regressione detta Catagen, infine un periodo di riposo detto Telogen. Di norma il telogen effluvium non provoca un diradamento definitivo dei capelli, anche se è importante fare una corretta diagnosi dallo specialista in quanto un’aumentata caduta di capelli può essere segno di molte patologie, con diverse cause e risposte ai trattamenti. Esistono due varietà principali di telogen effluvium, cronico e acuto che, generalmente, è conseguenza di un evento accaduto circa 3 mesi prima dell’inizio della caduta.
Caduta temporanea o diradamento?
In questo caos le distinzioni contano: la caduta è tipica dei cambi di stagione, quando si notano capelli nella spazzola, in vasca o sul cuscino. Il diradamento, invece, si manifesta quando la massa diminuisce e comincia a vedersi il cuoio capelluto. Per dirimere ogni dubbio, meglio avvalersi di una consulenza personalizzata, magari corredata da un’analisi del capello che si può fare dal dermatologo o in farmacia specializzate.
Perchè durante lo shampoo si perdono tanti capelli?
Tutti perdiamo dai 10 ai 50 capelli al giorno (70-350 alla settimana), di norma durante spazzolatura e lavaggio, in quanto il distacco del capello destinato a cadere è favorito dai traumi meccanici. Lavando più frequentemente i capelli aumenta la percentuale di quelli persi: una volta al giorno si possono contare circa 30-40 capelli, mentre lavandoli di più la perdita arriva fino a 200-400 capelli. Ecco perchè chi non si spazzola ogni giorno, può spaventarsi nel vedere quanti ne perderà in occasione del lavaggio.
In autunno (a volte anche in primavera) il numero dei capelli che si perde aumenta, passando dai 50-60 capelli a 100 e più al giorno. La ricerca ha ormai confermato che una delle cause di questo fenomeno è l’esposizione al sole durante l’estate senza un’adeguata protezione.
Come prevenire la caduta?
Innanzitutto evitando le cause evitabili più comuni, come fumo, la dieta inappropriata o assunzione di farmaci inutili. In situazione di stress, in autunno, dopo il parto o quando si effettua una dieta, può essere utile un trattamento preventivo con lozioni cosmetiche che promuovono la durata dell’anagen, quindi ritardano l’entrata del follicolo in riposo. Così si limita la caduta sia in termini quantitativi che di durata.
Quali sono gli alimenti importanti per il capello?
Numerosi studi scientifici confermano che l’apporto proteico deve essere garantito non solo dalla quantità ma anche dalla qualità degli alimenti introdotti nella dieta.
In fatto di aminoacidi responsabili della struttura della cheratina, sono importanti innanzitutto la cistina (pollo, polpo, stoccafisso, fagioli, semi di chia, soia), che conferisce resistenza e stabilità alla struttura del capello. Un’adeguata concentrazione di cistina è garantita da un giusto apporto di Vitamina B, quindi via libera a salvia, menta, peperoncini, prezzemolo, pistacchi, avocado, peperoni, nocciole, banane, riso.
Conta poi la metionina, (uova, noci del Brasile, pinoli, miglio, legumi) implicato nella formazione della cheratina. L’amminoacido, in presenza divitamina B (vongole, fegato di manzo, sgombro, salmone) e acido folico (piselli, indivia, barbabietole, cavolfiori), viene convertito in cistina. Metionina e cistina esercitano anche un’azione antiossidante, contrastando alcuni tra i più dannosi radicali liberi.
Altri amminoacidi importanti sono la glicina (merluzzo, vitello, bresaola, tacchino, amaranto), l’istidina (soia, parmigiano, lonza di maiale, coniglio, tonno), importanti costituenti del collagene che migliorano il turnover cellulare e il trofismo del capello.
Essenziale anche il ruolo della vitamina D (pesce azzurro e uova) che, ormai sappiamo, agisce come un ormone cui il follicolo pilifero è sensibile, favorendo la fase di crescita. Studi dimostrano che una carenza di vitamina D riduce la crescita del bulbo pilifero.
Il massaggio del cuoio capelluto può giovare?
Sì in quanto può stimolare i follicoli in riposo a riprendere la loro attività e produrre un nuovo capello. In questo modo favorirebbe la ricrescita di quei capelli nuovi che, per motivi fisiologici, a volte tarderebbero a ricrescere da soli.
Perchè si formano le doppie punte?
L’influenza dell’ambiente (pettinatura, spazzolatura, phon caldo, tinture, permanenti, radiazioni solari, cloro della piscina, inquinamento ambientale) tutti i giorni mette a dura prova l’integrità del capello. I danni ripetuti distruggono dapprima la cuticola (la “pellicola” esterna che riveste il capello), quindi la corteccia (la parte più interna sotto la cuticola), creando le doppie punte. Per evitarle serve giocare d’anticipo, evitando trattamenti cosmetici aggressivi (decolorazioni, colpi di sole, permanenti), usando sempre il balsamo e proteggendoli dal sole.
Come mantenerli lucidi e sani?
Semplice: evitando stress inutili di tipo meccanico, termico e chimico. Le spazzolature sollevano le cellule della cuticola, danneggiando i capelli, soprattutto quelli in superficie, che subiscono maggiormente l’attrito di spazzole e pettini. Molto dannoso è anche il calore dell’asciugacapelli che andrebbe usato a una temperatura non eccessiva. Piuttosto nocivi anche trattamenti chimici come decolorazione e permanenti, in quanto entrambe “rompono” la struttura del capello che diventa fragile e si rovina facilmente.
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