
Il "troppo stroppia", perché ogni eccesso è di per sé una cosa che nuoce. Un’abbondanza esagerata, anche nel caso di cose apparentemente belle e positive, crea una situazione negativa. È come se un eccesso di quantità non rendesse più possibile la sua gestione. Qualche esempio? Seguire una dieta ipocalorica allunga la vita, la scienza conferma, ma ridurre eccessivamente i cibi porta a gravi carenze alimentari. Come pure fare un moderato esercizio fisico mantiene corpo e mente sani, ma allenarsi troppo aumenta l’esposizione a radicali liberi che invecchiano articolazioni e pelle. Insomma una virtù può diventare un vizio, un pregio un difetto, un vantaggio uno svantaggio. E così si perde il controllo…
Accade che ci arrivino domande su quanto spesso si dovrebbe esfoliare la pelle per ottenere i risultati migliori. Quesiti più che leciti, se pensiamo che oggi esistono molti prodotti contenenti sostanze esfolianti per il rinnovamento cellulare: detergenti e tonici, sieri e creme che possono creare irritazioni cutanee, specie alle pelli più sensibili.
Ed ecco che un gesto di cura può trasformarsi in una prassi dannosa. È il caso di una giornalista che ha collezionato troppi “provato per voi” in un lasso di tempo troppo breve. Peeling dermatologici con diverse sostanze, microdermoabrasione dal medico estetico, scrub detossinate dall’estetista e gommage più delicato a casa. Morale? Nel giro di due settimane si è trovata una pelle rosa opaco, tendente al grigiastro, e piccole macchie diffuse, dovute a una sensibilizzazione e a un disordine di pigmentazione. La pelle si è sentita sotto attacco e ha reagito difendendosi.
Cosa celano tali comportamenti eccessivi? Innanzitutto il bisogno di controllo, che risponde all’umana necessità di sentirsi padroni di sé e del proprio ambiente. Per questo motivo si acconciano i capelli perché si armonizzino con la forma del viso, si scelgono gli abiti che fanno apparire attraenti, si modellano le forme del corpo con diete e palestra per adeguarsi ai canoni condivisi di bellezza. Si utilizzano vari cosmetici per ottenere quell’effetto “glow” che illumina i nostri selfie.
Anche l’igiene personale e le pulizie domestiche rispondono allo stesso bisogno di controllo: tenere in ordine, prevenire infezioni e malattie. La perseveranza, ad esempio, nell’inventare la medicina per vivere più a lungo, nel tempo ha portato i suoi frutti, sebbene l’accanimento terapeutico non giovi.
Assicurare e mantenere una pelle sana? Preservarne la sua funzione di barriera
La porzione più esterna dell’epidermide, il corneo, è uno strato di cellule epiteliali appiattite circondate da lipidi. Così mantiene l'umidità all’interno della pelle e tiene fuori sostanze irritanti, radicali liberi, virus e batteri.
Se la barriera viene compromessa, la pelle diventa più soggetta a infezioni, irritazioni ed estrema secchezza, con conseguente prurito. Per questo è importante liberarla da cellule devitalizzate e grasso in eccesso, da residui di trucco e sostanze inquinanti.
L’esfoliazione, specie quando la pelle comincia a rallentare il fisiologico turn over cellulare, è importante, ma esagerare compromette la salute e il benessere cutaneo. La moderazione è davvero vitale. Bene, ma essere moderati cosa significa esattamente? In questo caso significa preferire la cautela, specie quando la pelle è sensibile o sensibilizzata da farmaci o inquinanti: si inizia con un prodotto esfoliante che, in tali casi, potrebbe anche essere tutto ciò di cui si ha bisogno. E quando si utilizza in siero con sostanze esfolianti e si abbina uno scrub, serve prestare attenzione alla reazione: se la cute diventa spenta e un po’ ruvida, meglio soprassedere. Di più, anche se si ha una pelle forte e robusta, tipicamente mediterranea, non conviene sfidarla, perché la reazione può essere imprevedibile, soprattutto nella comparsa di discromie.
In fatto di maschere è meglio non abusare. Un paio di volte la settimana è la cadenza ottimale per quelle a impacco idratanti, in crema o tessuto, mentre con le esfolianti, con meccanismo enzimatico o meccanico, tipo peel-off o gommage, una sessione a settimana è ideale, per non assottigliare troppo la barriera cutanea. Naturalmente, nei cambi di stagione, quando anche la natura incita al rinnovamento, possiamo salire a due trattamenti, comunque da protrarre al massimo fino a un mese.
Dopo trattamenti medico estetici, e su suggerimento dello specialista, via libera alle maschere lenitive e idratanti, in virtù della loro azione decongestionante e restitutiva, mentre sono da evitare gli esfolianti, per almeno 3-4 settimane, tempo in cui la pelle si rigenera, auto-guarendosi.
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