Virus vs. Smog

Virus vs. Smog

Il cane che morde l’uomo non fa notizia, ma un uomo che morde un cane sì. Questa massima, attribuita al caporedattore del New York Sun a fine ‘800, è una delle regole più comuni del giornalismo. L’argomento di fondo è la notiziabilità: l’attitudine di un evento a essere trasformato in notizia.

Purtroppo il Covid19 ci ha (ahimè) sorpresi con la sua velocissima diffusione, soprattutto in Italia, lasciandoci attoniti e preoccupati. Ma al di là dell’assoluto e profondo rispetto per le condizioni di salute di chi in queste ore lotta contro l’infezione, una notizia (con un’interessante riverbero positivo) sta passando in modo silente sotto gli occhi di tutti: il virus uccide lo smog. Dato importante che, nel medio periodo, avrà riscontri anche sulla salute delle persone.

Tornando alla notiziabilità, quella di un virus che batte il nostro nemico numero uno, lo smog, è davvero una notizia inedita: si differenzia dalla normalità, interessa un bene comune (la salute, appunto) e coinvolge molte persone.

Oltre agli effetti devastanti della pandemia Covid-19, c’è anche un effetto benefico: la diminuzione dell’inquinamento atmosferico in Cina. E non solo intorno a Wuhan, la città dove è partito tutto, ma in un’area ben più vasta del Paese.

Un primo impatto della quarantena imposta alla città cinese è stato subito evidenziato da uno studio del Centre for Research on Energy and Clean Air. In tre settimane, le emissioni di CO2 sono diminuite di oltre 100 milioni di tonnellate.

“Ciò non significa – scrivono i ricercatori in un tweet del 13 marzo - che la pandemia sia una sorta di benedizione sotto mentite spoglie, data la sofferenza che ha imposto alle persone. Mostra, invece, che è facile trascurare le minacce croniche e a lungo termine per la salute come l'inquinamento atmosferico. E che, quindi, è più difficile raccogliere un adeguata risposta”.

Conferme arrivano anche dalla Nasa, secondo cui nella Cina orientale e centrale le concentrazioni di biossido di azoto sono state inferiori del 10-30% rispetto a quanto si registra normalmente in quel periodo, in conseguenza delle misure adottate per ridurre al minimo la diffusione del coronavirus.

L’inquinamento atmosferico è un grande killer, che sottrae 3 anni di vita a ciascuno di noi. Lo attesta uno studio pubblicato su ‘Cardiovascular Research’, condotto da Jos Lelieveld e Thomas Münzel dell'Istituto Max Planck e Università di Mainz in Germania, che parlano di “pandemia da inquinamento”. E in questo lo smog batte il fumo di tabacco, che riduce la vita in media di 2,2 anni, l’infezione da Hiv/Aids, malattie infettive come malaria o febbre gialla, e persino tutte le forme di violenza (comprese le guerre) che secondo i ricercatori abbreviano la speranza di vita di “soli” 0,3 anni.

E la pelle, l’organo più esposto, come risente dei fattori inquinanti? Le particelle tossiche sotto accusa sono il monossido di carbonio, l’ossido di azoto, il piombo nell’aria oltre che l’ozono prodotto dai mezzi di trasporto e dagli impianti di riscaldamento e raffreddamento. L'aggressività degli agenti inquinanti indebolisce la barriera cutanea protettiva: i danni vanno dall’incremento dei punti neri alla esacerbazione dell’acne, dalle infiammazioni indotte dai radicali liberi, con aumento delle sensibilizzazioni, all’invecchiamento precoce della pelle.

Come proteggere la pelle dall’inquinamento? Due le strategie: “in & out”. Dall’interno, ossia assumendo micronutrienti che ne potenzino le difese (come antiossidanti e probiotici, vitamine e omega-3 e 6, che rafforzano il film idrolipidico della cute), e dall’esterno, ovvero applicando sulla pelle cosmetici studiati per proteggere dagli agenti inquinanti.

Essenziali tre tipologie di prodotti: sieri antiossidanti che depotenziano i radicali liberi, creme effetto barriera e detergenti soprattutto la sera, per eliminare dal viso le sostanze inquinanti, specie se non si usa il trucco che forma una sorta di “filtro”.

Ecco alcuni sieri da considerare

Antioxidant Turmeric Booster di Verso Skincare è un siero idratante e antiossidante. Nella formula, olio di nocciolo di avena, ricco in acido linoleico, che migliora la funzione di barriera protettiva della pelle, e di sostanze antiossidanti, quali tocoferoli e tocotrienoli, che proteggono i lipidi della pelle dai danni causati dai raggi UV. Biosaccharide Gum-1, un polisaccaride (molecola che assembra più zuccheri) in grado di legare elevate quantità di acqua, fornendo alla pelle un’idratazione di lunga durata. Poi estratto di undaria pinnatifida, un’alga bruna originaria del Giappone, nota anche con il nome di wakame. È una fonte di acidi grassi antinfiammatori trattamento degli stati infiammatori e vitamine, tra cui vitamina E, che contrasta i radicali liberi.

Supreme C Serum Treatment di Nuori, è un trattamento di 20 giorni in siero intensivo a base di Vitamina C. Una confezione composta da due ampolle chiuse con tappo e da due contagocce da avvitare successivamente. Ripara i danni causati dai radicali liberi, minimizzare i pori dilatati, ridonando luminosità e freschezza a pelli spente e disidratate. In particolare, la vitamina C migliora consistenza e texture cutanea, inibendo la produzione di pigmenti di melanina e contribuendo alla sintesi del collagene. L’acido ferulico è un potente antiossidante che potenzia le proprietà fotoprotettive della vitamina C. Completano la formula attivi idratanti, come glicerina e acido ialuronico, e lenitivi, come l’acqua di rosa damascena biologica.

Per citare qualche crema effetto barriera

Creme 27 di Cosmetics 27: una specialità ideata per chi vive in ambienti urbani e inquinati, che riduce lo stress ossidativo e preserva l’attività delle “centrali energetiche” delle cellule, i preziosi mitocondri. Tra gli ingredienti segnaliamo i probiotici. In particolare, il lactococcus, stimola il rinnovamento cellulare della pelle e rafforza la barriera cutanea, allevia il danno da radiazioni solari e riduce l’infiammazione cellulare provocata da inquinamento ambientale. Poi l’estratto di Kombucha, con probiotici che aiutano a rinforzare la pelle rendendola più resistente alle aggressioni esterne.

Protect + Facial Cream di Nuori. Un trattamento quotidiano con lipidi bioattivi, estratti dal burro di karité, che regalano una protezione quotidiana contro lo stress ambientale. Poi olio di jojoba, di mandorle dolci e rosa canina, che aiuta a ripristinare il naturale equilibrio lipidico della pelle. Infine la vitamina B3, con attività sinergica per rinforzare la barriera indebolita.E la pelle rinasce.

Ad Aprile Grown Alchemist ha lanciato due prodotti specifici anti-inquinamento: Anti-Pollution Primer Prebiotic-Peptide e Anti-Pollution Mist.

Il Primer è un gel rivoluzionario, privo di siliconi, leggero e detossificante. Si assorbe velocemente creando una barriera protettiva sulla pelle, levigandola e aumentando visibilmente il livello di idratazione. Va applicato uniformemente dopo l’abituale siero e la crema idratante preferita. Una volta fatto assorbire il prodotto si può procedere al make-up.

La Mist ad effetto anti inquinamento di Grown Alchemist invece è caratterizzata da una formula avanzata che contiene ingredienti ristrutturanti attivi quali Phyto-Peptide-1, Tri-Hyaluronan Complex e Anti-Pollution Complex per levigare visibilmente linee sottili e rughe. Apporta alla pelle un’idratazione istantanea e garantisce protezione dall’inquinamento. Prima di nebulizzarla su viso, collo e decolleté, agitare il flaconcino per attivare la formula. Vaporizzare uniformemente fino a quando la pelle non sarà leggermente umida; lasciare asciugare e procedere con l’applicazione del make-up. Utilizzala al mattino al termine della beauty routine; oppure più volte durante la giornata sopra al trucco come trattamento idratante istantaneo, disintossicante e levigante. Ideale per la pelle esposta per periodi prolungati in ambienti climatizzati e alla luce "blu" dei dispositivi digitali. E' un ottimo booster idratante durante i viaggi in aereo

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